giovedì 3 aprile 2014

"Elba, buttiamo un altro po' di quattrini va' .... ROSSI SI' MA DI VERGOGNA, con i tagli avanti tutta ! "




MA CHE FINE HA FATTO CECCOBAO? di Gimmi Ori

pubblicato mercoledì 26 marzo 2014 alle ore 09:02:29

http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=6016

Riinaugurato ( dopo la prima fallimentare esperienza, c'e' un supermercato nell'aerostazione precedente ), l'aeroporto intercontinentale International Elba Airport Tuscany Region "Luke Ceccobay" ( ma che fine ha fatto Luca Ceccobao, colui che si è preso l'onore di darci un'isola più isolata, più monopolizzata e più cara nella continuità territoriale ), ma passiamo alle cose serie:
nell'imminenza di un ventennio di miseria con il dimezzamento del debito pubblico italiano, non colpa certo dell'Europa ma della Trinità che lo ha sottoscritto con l'Europa ( Monti-Berlusconi-Bersani ), si continua imperterriti nello spreco di denaro pubblico, d'altronde
dobbiamo portare con l'aeroporto milioni di turisti russi e cinesi con una barcata di quattrini a visitare il museo gemmologico di S.Piero, ma che dico milioni , quattro gatti, intanto la stagione turistica è sempre più lunga e i turisti possono già ammirare i lavori in corso quasi ovunque a Marina di Campo e dintorni che culmineranno sicuramente con l'asfaltamento delle strade in estate per la gioia dei vacanzieri.
Con i veri tagli che inizieranno nel prossimo futuro il conto da pagare per i cittadini salirà ancora e solo i milioni di passeggeri, ricchi turisti dell'aeroporto,  salveranno, forse, l'economia campese e isolana dalla tasi-tari-tares e compagnia bella di tasse comunali, provinciali, regionali, statali, occupando in massa tutti i tanti alberghi a 5 stelle di Campo e dell'Elba, dando lavoro a tutti i locali che abbiamo ( ristoranti, negozi, locali per divertimento ) adeguati alle esigenze e ai bisogni del pubblico a 5 stelle lusso ( attendiamo l'apertura del Billionaire di Briatore anche all'Elba, o anche Forza Eataly di Farinetti ).
Comunque dulcis in fundo, non sapremo quali personalità avremo che visiteranno l'Elba nell'occasione del bicentenario del Granduca Napoleone di Toscana, dopo la rinuncia di Obama-Il Papa, si vede che a loro il prontoelisoccorso mondiale del Rossi non interessa vedere, toccano ferro, vedremo chi vorrà venire a vedere la prima bottega della salute della Toscana a Portoferraio, magari Kim Jong-un che esporterà la novità in Corea del Nord, nell'attesa della riinugurazione dell'ospedale privato di Portoferraio si quadruplica con gli ascensori, dopo il raddoppio degli ascensori promesso da Marroni all'ex-ospedale portoferraiese sono previsti anche due ascensori elevatori mobili al porto di Piombino e di Portoferraio per i malati barellati delle ambulanze, nell'attesa che la Tuscany sia la prima a usare il teletrasporto dei malati nei nuovi ospedali costruiti in Toscana ( i soldi per il cemento non mancano mai ), per ora nell'unica nave seminuova la ex-lora d'abundo si sale sopra in retromarcia anche con i mezzi pesanti, siamo tornati al 1960 al fantastico mondo di Fonzi e Richi o siamo indietro di 50 anni?
Frau Merkel saluta da Ischia.

Antìo, arrivederci in greco

Gimmi Ori

Il Presidente più amato dagli Elbani ?




Venerdì 21 marzo. Il  governatore Enrico Rossi –il presidente più amato dagli italiani-, nel suo tour preelettorale è arrivato all’Elba.  Alle 16:30 incontra le associazioni di categoria. E’ una giornata plumbea e sciroccosa. Alle  16:15 i dirigenti delle varie associazioni già attendono di fronte alla sede della provincia. Un pandino bianco dei vigili urbani presidiato da due mini vigilesse staziona di fronte al bar Royal.  Alle 16:20 arriva Semeraro. Capiamo subito che il governatore sta per arrivare. E infatti, alle 16:23, ecco sbucare tre o quattro auto della polizia e dei carabinieri. Scende il presidente. Sorridente e affabile dà la mano a tutti.

Saliamo al secondo piano, quello della provincia. Mentre si sale, nella penombra dei corridoi del parasittario di  punta della ex comunità montana, ci pare di intravedere uno squalo. Ha i baffetti e si muove nervosamente, ma con circospezione. Speriamo non ci attacchi. Ci sediamo nella saletta della provincia. Il presidente, palesemente affaticato, si rilassa sfogliando “il venerdì” di Repubblica. Ci giriamo un attimo e ci accorgiamo che lo squalo si è sistemato in un punto nascosto dietro le retrovie, proprio alle nostre spalle. Ma! Per ora però non sembra in posizione di attacco.

Diamo lettura del consueto cahier de doleance concordato tra associazioni. Il governatore ascolta attento, prende appunti,  poi risponde punto per punto. Sanità. Rossi ci comunica che ora  finalmente abbiamo la guardia anestesiologica 24 ore su 24 e quindi godiamo di un’assistenza di livello pari a quella del centro di Firenze. Bisognerà rinforzare un po’ la chirurgia,  è vero, ma insomma, complessivamente come potremmo non ritenerci più che soddisfatti? Non sarà neppure soppresso il punto nascita e le nostre donne non saranno  dunque costrette a prendere l’elicottero per andare a partorire a Cisanello o al Santa Chiara o ad imbarcarsi su una zattera per Villamarina. Nessuno si azzarda a  suggerire che forse sarebbe interessante comparare le probabilità di sopravvivenza di un infartuato alla Zanca, o anche a Carpani,  con quelle  di un infartuato in piazza della Signoria, a Firenze, o in piazza dei Miracoli, a Pisa.  “Avete l’elicottero”, dice il governatore. Ma forse sarebbe meglio ricordargli che, in realtà, non abbiamo nemmeno quello, non staziona qui, viene da fuori e trenta minuti, in caso di emergenza, significano la vita o la morte. Neanche gli viene fatto osservare che qui la chirurgia non esiste più e che, se non sei un kamikaze,  anche per un callo sei costretto ad andare a Cisanello. E che non abbiamo  attrezzature decenti  per la diagnostica né sala di rianimazione, mentre l’ascensore dell’ospedale è guasto da anni e non si sa quando verrà riparato.
Sentiamo un leggero sciabordio. Ci guardiamo intorno e, allibiti, vediamo  la pinna dorsale dello squalo  ruotare minacciosamente intorno al tavolo. Sì, perché il governatore sta per rispondere sul water front e la tensione, per lui, è massima. Siamo preoccupati. Ma il governatore è in campagna elettorale e rassicura tutti, anche lo squalo: nessun problema, l’iter burocratico per la concessione delle autorizzazioni è ormai quasi esaurito. Poi il megaprogetto da 130milioni di euro potrà finalmente  essere avviato.
Lo squalo riprende la sua posizione dietro le retrovie. Arriva Pennellone.  Aeroporto.  400mila euro all’anno per sanare le perdite di bilancio e 2 milioni di investimento per migliorare le infrastrutture. Accidenti, però!  L’aeroporto, per il nostro turismo, è fondamentale, ma negli ultimi cinquanta anni ha assorbito una quantità di denaro spaventosa. Avete mai conosciuto, voi, un turista, uno solo, che sia arrivato all’Elba in aereo? Se sì, quanti? L’investimento sull’aeroporto potrebbe essere anche un investimento colossale, si potrebbero anche bruciare consistenti risorse pubbliche, a condizione però di costruire un aeroporto davvero efficiente, in grado di accogliere un numero considerevole di  ospiti. Questo sarebbe davvero essenziale per il nostro turismo. Per il momento, possiamo solo sperare in un futuro del tutto diverso dal passato, recente e lontano.
Costi di trasporto eccessivi per il traffico commerciale. Circa 20.000 passaggi l’anno dei mezzi commerciali sui traghetti al costo di 100/120 euro a passaggio. Il governatore è scatenato. “Avete ragione”  -dice-  “Effettivamente spendete troppo. Vedrò di farvi avere un contributo. Non so ancora in quale forma, ma ve lo farò avere”. Il presidente di Esa comunica al governatore che di questi 20.000 passaggi circa 1.200 sono quelli dei camion che trasportano i rifiuti in continente. I relativi costi vengono poi scaricati sui cittadini, che pagano tariffe assai più elevate rispetto al resto della regione. A questa considerazione si aggancia il sindaco Peria chiedendo  che, non appena saranno individuati i  tre gestori del servizio a livello regionale, si proceda anche con la tariffa unica, la  cosiddetta tariffa di “ambito”. Il che dovrebbe avvenire entro un paio d’anni. Ma il governatore su questo non ci sente. Dice che sarà necessario un periodo di tempo più lungo, almeno tre anni –ma da come lo dice si capisce che, magari, ce ne vorranno anche trenta. Quindi, nessun dubbio sul fatto che, chissà per quanto tempo  ancora, dovremo continuare a pagare, per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, tariffe doppie e anche triple rispetto a quelle del continente.
Qualcuno chiede se è possibile accedere ai fondi comunitari per la sistemazione delle aree incolte. Ma certamente sì. Addirittura l’Elba potrebbe diventare per questo un modello per tutti e la sistemazione del territorio –dice- favorirebbe l’industria turistica. Rimane il piccolo problema di chi andrebbe poi a zappare le vigne  sui famosi “terrazzamenti” e se sarebbe davvero conveniente, per gli elbani trasformarsi  da operatori turistici, anche piccoli, in coltivatori diretti  dediti ad una agricoltura di sussistenza.
Per la Port Autority nessuna promessa: il governatore, a fronte della richiesta di un elbano per la carica di presidente o segretario, è criptico: “Sono sempre più intenzionato ad affidarmi alla competenza”.
L’incontro è finito, ci giriamo, ma lo squalo è già sparito: si è immerso silenziosamente nella profondità degli abissi. 

SQUALI E GOVERNATORI di Michele Lotti 

pubblicato domenica 23 marzo 2014 alle ore 11:07:56

http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=6005 

Elba, contestato il Presidente Rossi all'inaugurazione della nuova aerostazione dell'aeroporto.




Stamani all’aeroporto mi sono recato a prendere un caffè nell’atrio preparato a festa perché di lì a poco sarebbe arrivato il Presidente Rossi. A parte la signora del Bar sempre gentilissima, mi è sembrato di avere gli occhi addosso da parte di tutti i presenti, una cinquantina, come se fossi un appestato, pensare che non avevo ancora aperto i cartelli. Srotolato gli striscioni gli occhi, non erano per Rossi ma per me e Gimmi Ori che in tranquillità e ben distante dal convegno protestavamo in silenzio. 
DEMOCRATICAMENTE siamo stati invitati a togliere lo striscione perché ringhiera perché infastidiva l’oratore che seppur distante dal palco si innervosiva. A farlo notare non erano persone normali ma uomini in divisa.
A nulla sono valse le mie proteste perché eravamo in suolo pubblico, a niente sono valse le mie rimostranze al secondo invito facendo notare che la ringhiera non era privata, a nulla è valsa la mia precisazione che oltre al suolo che era pubblico era anche la ringhiera perché posta dell’Alatoscana e quindi era pubblica perché Alatoscana è Regionale. Inoltre anche quello che mangiavano e c’era c’era tanta roba, l’avevo pagato anch’io perché il Buffet era pagato da soldi partecipati. QUESTA E’ DEMOCRAZIA E DIRITTO DI MANIFESTARE SEPPUR IN SILENZIO.
A Portoferraio invece si respirava il clima di grande gioia e festa perché era arrivato il Dio in terra, anzi da Firenze, che tanto HA FATTO E FARA’ PER LA NOSTRA ISOLA. Siamo una massa di coglioni e fa bene l’amico quando dice che Rossi, rivolgendosi ai suoi collaboratori dirà “VISTO SO’ STATI TUTTI ZITTI E BONI, BASTA BENEDIRLI, PROMETTERE QUALCOSA, E DARLE UNO SPUNTINO”
Nessuno dei presenti, tanto meno i Sindaci hanno protestato quando il Governatore ha detto nella Misericordia, che l’Elba è una località sicura sanitariamente e completa in tutte le specialità e servizi ospedalieri e di territorio. NESSUNO DEI SINDACI HA BLOCCATO Giurliani quando ha detto che Peria già da un anno e mezzo ha firmato i patti territoriali e quindi ha svenduto alla Provincia e Regione la nostra sanità. Fino a ieri Peria ha sempre negato di aver firmato. VOLEVO INTERVENIRE, MA ALCUNE MANI SULLA SPALLA MI hanno consigliato di star bono perché erano tutti ammagliati dai 6 del tavolo e ipnotizzati dalle lodevoli balle che ci stava raccontando.
LA VIGLIACCAGINE E’ che neanche una voce di opposizione si è levata contro questi burocrati e incantatori non di serpenti ma di gente che NON PENSA AL FUTURO DEI LORO FIGLI E NIPOTI.
Scuola, continuità territoriale, continuità assistenziale, ambiente, canile, turismo quello vero e non quello chiacchierato, bicentenario sono cose annegate nei vari rinfreschi.
Viva Rossi e quella politica di sorrisi e prese per il sedere che ci lanciano dal carro caramelle e dove tutti ci calpestiamo per raccoglierle.
Francesco Semeraro 
https://www.facebook.com/groups/Chiccaio/

venerdì 15 marzo 2013

Il capolavoro machiavel-Titanic di Luca Ceccobao e della Regione Toscana per l'Elba



http://it.wikipedia.org/wiki/File:Titanic_sinking,_painting_by_Willy_St%C3%B6wer.jpg

Il capolavoro Machiavellico-Titanico di Luca Ceccobao e della Regione Toscana per l'Elba.
La prossima estate i normali turisti di normali alberghi e normali strutture ricettive autorizzate ed anche i proprietari delle seconde case pagheranno di più il traghetto, anche il 25% in più, mentre invece i clienti degli associati dell'associazione albergatori avranno una tariffa più che agevolata, quindi si prospetta incerto il futuro della cosiddetta terza compagnia di una nave sola convenzionata sempre con l'associazione albergatori, ma anche la quarta fa già dei prezzi in offerta per quest'anno superiori del 26% rispetto all'anno scorso.
Quindi il piano di smantellamento UNICO dell'Elba prosegue, riduzione del turismo a vantaggio della costa toscana e ovviamente riduzione della popolazione residente che non avrà più lavoro, nella ipotetica ricerca di un turismo ricco di qualità, con la mano libera del Comune Unico per costruire nuovi alberghi a 5 stelle sul mare, in cui lavoreranno i nuovi servitori moderni sottopagati.
Stiano tranquilli i proprietari delle seconde case, non avranno nessuna riduzione sul costo del traghetto, ma aumenteranno ancora le tasse comunali del comune unico, per far fronte alle aumentate competenze, all'aumento dei costi della macchina amministrativa con almeno dieci municipi e con gli stipendi anche dei politici che aumenteranno nel comune di 30.000 abitanti, e ultimo ma non ultimo le minori entrate del comune unico rispetto agli otto attuali e le maggiori uscite passando alcune competenze provinciali e regionali a comunali ( perchè non pubblicate on-line i bilanci degli otto comuni degli ultimi tre anni dal 2010 compreso, grazie ).
Con questa politica della regione toscana per l'elba, aiutata anche dalla grave crisi mondiale in atto, ci sarà una svendita massiccia di case e attività all'elba, della quale chissà chi ci ha messo gli occchi?
Comunque mai fare i conti senza l'oste, le tasse aumenteranno anche per i ricchi che sognano il turismo di qualità per l'elba, e se non arriveranno da Montecarlo, Forte dei Marmi, Costa Smeralda, Capri, i ricchi turisti russi, cinesi, brasiliani, indiani, sudafricani, ( BRICS ), saranno dolori anche per quei pochi ricchi imprenditori e pensionati che rimarrano all'elba, qualcuno le tasse le deve pur pagare ....
Au revoir
Gimmi Ori

giovedì 21 febbraio 2013

Presidente Rossi, ma se la cava non ci fosse nel Paerp provinciale? Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? Siamo in attesa del piano cave provinciale di Livorno per l'attivazione di nuove aree: "in attesa di sapere se la provincia approverà il piano cave, indispensabile per l'attivazione dell'area del Gozzone" http://www.provincia.livorno.it/rassegna/bancadati/20130107/SIH1078.PDF . Dopo aver letto l'atto conclusivo sul sito del comune di Gavorrano sulla cava della vallina paerp 11C, sono curioso di leggere anche quello della cava corridoni-pozzondoli paerp sconosciuto sul sito del Comune di Campo nell'Elba con magari anche i pareri in merito dell': - Amministrazione Provinciale di Livorno - Arpat dipartimento provinciale di Livorno - Bacino regionale Toscana Costa - Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana - Ausl n.6-Servizio Pisl - Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici - Direzione generale dei beni culturali e paesaggistici - Parco nazionale dell'arcipelago toscano http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/CAVA/atto%20conclusivo%20non%20assoggettabilit%20VIA%20cava%20vallina.pdf Anche il progetto preliminare è on-line sul sito del comune di Gavorrano: Progetto preliminare di coltivazione e recupero ambientale della cava “Vallina” Codice P.A.E.R.P. 11 C Il Proponente: Edilcave s.r.l. Sede Legale: Via Monteserra, 4 – 58022 Follonica (GR) Sede Amministrativa: Loc. Cannavota – 58022 Follonica (GR) RELAZIONE TECNICA http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/Procedura%20VIA%20%20Vallina%20pdf/Relazione%20progetto%20preliminare.pdf






















Gentile Presidente Enrico Rossi, 

Dopo aver letto l'atto conclusivo sul sito del comune di Gavorrano sulla cava della vallina paerp 11C, sono curioso di leggere anche quello della cava corridoni-pozzondoli paerp sconosciuto sul sito del Comune di Campo nell'Elba con magari anche i pareri in merito dell': 
- Amministrazione Provinciale di Livorno 
- Arpat dipartimento provinciale di Livorno 
- Bacino regionale Toscana Costa 
- Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana 
- Ausl n.6-Servizio Pisl
- Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici
- Direzione generale dei beni culturali e paesaggistici
- Parco nazionale dell'arcipelago toscano
http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/CAVA/atto%20conclusivo%20non%20assoggettabilit%20VIA%20cava%20vallina.pdf 

Anche il progetto preliminare è on-line sul sito del comune di Gavorrano: Progetto preliminare di coltivazione e recupero 
ambientale della cava “Vallina” 
Codice P.A.E.R.P. 11 C 
Il Proponente: Edilcave s.r.l. 
Sede Legale: Via Monteserra, 4 – 58
022 Follonica (GR) 
Sede Amministrativa: Loc. Cannavota – 58022 Follonica (GR)
RELAZIONE TECNICA 
http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/Procedura%20VIA%20%20Vallina%20pdf/Relazione%20progetto%20preliminare.pdf

Gentile Presidente Enrico Rossi,
 
Le scrivo sempre in merito alle 35.180 tonnellate di massi per i porti di Porto Azzurro a Marciana Marina, che come ho letto
 
 
 
provenienti dalla cava Corridoni di Pozzondoli S. Piero di Campo nell'Elba andranno ai due porti citati, oltre a non aver
 
trovato nessun deposito di massi sulla montagna ho letto che
 
nel piano della Provincia
 
di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: 

a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? 

 
e così anche nello schedario cave attive 2000-2010, sempre del P.A.E.R.P. Provincia di Livorno
http://www.provincia.livorno.it/new/spawdocs/difesa_suolo/B1%20-%20Schedario%20delle%20cave%20attive.pdf 
 
Dall'albo pretorio del comune di Campo nell'Elba:

PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RISISTEMAZIONE CAVA POZZONDOLI-CORRIDONI (loc. S. Piero)

Scritto da Comune di Campo nell'Elba Mercoledì 07 Novembre 2012

leggi l'avviso

osservazione_n.1.pdf 

verbale_sopralluogo_pozzondoli.pdf 

Ultimo aggiornamento ( Martedì 12 Febbraio 2013 12:25 ) 
 
Gimmi Ori
 

mercoledì 20 febbraio 2013

Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli?

Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba:  a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? 




P.A.E.R.P. (Piano delle Attività Estrattive, di Recupero delle aree scavate e Riutilizzo dei Residui Recuperabili)
Cos'è il P.A.E.R.P. 
La Regione Toscana ha approvato il P.R.A.E.R. con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 27 del 27 febbraio 2007 e demandato alla Province la predisposizione dei P.A.E.R.P. da redigersi ai sensi delle leggi vigenti in materia nonché del regolamento regionale n.10/R del 23 febbraio 2007.
Il P.A.E.R.P., come definito dall’art 7 della LR 78/98, “è l’atto della pianificazione settoriale attraverso il quale la Provincia attua gli indirizzi e le prescrizioni dei due settori del P.R.A.E.R.” (Piano regionale delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili). Settori concernenti rispettivamente i materiali per usi industriali, per costruzioni e opere civili (Settore I) ed i materiali ornamentali (Settore II).
Il P.A.E.R.P. inoltre, è elemento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, di cui art. 9 - L.R. 78/98 e ad esso si applicano le procedure di formazione, approvazione e relative varianti di cui alla LR n.1 del 3.01.2005 ’Norme per il governo del territorio”.
Ai sensi dell’art. 10 comma 2 lett. a) della” e s.m.i., della stessa legge regionale, infatti, il P.A.E.R.P. è un atto di governo del territorio e come tale è sottoposto, ai fini della sua approvazione, alle procedure previste all’art. 18 e quindi alle disposizioni di cui agli articoli 15, 16 e 17, nonché alla Valutazione Integrata disciplinata dall’art. 11 della medesima legge e dal Regolamento regionale 4/R del 9.02.2007.

A seguito dell’approvazione del P.R.A.E.R., la Provincia di Livorno si è organizzata per ricomporre un quadro conoscitivo di riferimento, esauriente e soprattutto aderente alla realtà provinciale, sia in termini di localizzazioni territoriali che di dimensionamenti relativamente ai quantitativi di materiali estratti, ai materiali recuperabili e potenzialmente estraibili nell’arco dei prossimi anni.

Con delibera di Giunta provinciale n. 160 del 17.11.2011 è stato approvato il documento preliminare all'avvio del procedimento di approvazione del PAERP.
DGP 160-17.11.2011             Documento preliminare all'avvio del procedimento di approvazione del PAERP



ITER PROCEDURALE   



Con Delibera n. 54 del 17/04/2012 la Giunta Provinciale ha dato avvio al procedimento per la reazione del PAERP e a ha dato avvio inoltre alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).
Di seguito vengono riportati gli allegati alla DGP.



http://www.provincia.livorno.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=678

martedì 22 gennaio 2013

Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011. Presidente Rossi, terra "rossa" e frane. Messaggio 50891 del 21.01.2013 ore 19:12 su www.camminando.org, stamattina 22.01.2013 Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco. Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?



Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011.

Presidente Rossi,

faccio seguito al messaggio di ieri sera 21.01.2013 alle 19,12:

movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina 22.01.2013 al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?
Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.639315

www.camminando.org
Presidente Rossi, terra "rossa" e frane.
Messaggio 50891 del 21.01.2013, 19:12
Provenienza: G.Ori
Important!
Gentile Presidente,

La ringrazio molto della gradita risposta e in merito ai camion di terra della sua risposta, le preciso che io mi riferivo a quella terra "rossa", non della zona granitica, che viene penso sicuramente da un altro comune elbano, terra "rossa" visibile dall'alto del sentiero 35 sulla montagna dietro S. Piero, in alto vicino al fosso degli stabbiati-alzi-pozzondoli come da foto del 29.12.2012, si vedevano anche dei ruderi quasi del tutto sommersi da detriti, non si vedeva invece traccia di nessuna attività di cava delimitata e recintata.

Tra l'altro quando ho ricevuto la sua risposta avevo appena finito di visionare le relazioni del genio civile relative alla riduzione del rischio idrogeologico del bacino del fosso alzi, montagna compresa, con relativa relazione geologica-geomorfologica con molte notizie interessanti, come a pag. 8 della relazione del Genio Civile " blocchi di granito provenienti dalle cave, facilmente riconoscibili dalla forma squadrata e dai segni della tipica lavorazione ad opera di scalpelli sono stati trasportati fino a valle del ponte della SP 25", per esempio.

Oppure a pag. 9 della relazione geologica-geomorfologica:
"Dal punto di vista della stabilità, i processi morfogenetici in atto sono legati essenzialmente alle acque incanalate. In corrispondenza delle zone dove l'energia delle acque risulta maggiore si sviluppano fenomeni di erosione laterali che vanno a vulnerare le sponde e ad esercitare un azione di scalzamaneto ai piedi dei versanti tale da innescare talvolta fenomeni gravitativi riconducibili a frane di scivolamento della coltre superficiale ad azione cinematica rapida che spesso evolvono in frane con stile complesso tipo scorrimento-colata. Si vedano ad esempio alcuni dissesti quiescenti in parte riattivatisi che coinvolgono la parte alta del fosso Stabbiati e del fosso Aiali nel tratto montano a Sud-Est del cimitero di San Piero."

Quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?

Francamente, visto quello che è successo recentemente con la frana a Porto Azzurro, sarei stato molto ma molto più tranquillo se fosse stato tutto di competenza della Regione, Presidente Rossi!

Le auguro una buona giornata!

Gimmi Ori


http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.6393153

«L’Hotel Plaza si fa la piscina e intanto il costone viene giù»


«La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro


        «La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro e alle autorità competenti, in seguito allo smottamento di alcuni giorni fa che ha messo ko la strada provinciale. «La frana – spiega Legambiente – all’altezza di punta San Giovanni, sulla curva del Fanaletto, ha nuovamente messo in luce i già conosciuti rischi idrogeologici dell’area per il suolo e la popolazione e, con l’altro episodio della voragine apertasi sulla strada provinciale a Rio Marina, anche l’estrema fragilità della rete viaria dell’intero versante orientale. Quella della punta di San Giovanni è una collina geologicamente fragile, anche se chi amministrava (e amministra) Porto Azzurro sembra da sempre pensarla diversamente».
        L’associazione ipotizza che la pioggia non sia l’unica causa che ha innescato lo smottamento. «A monte della frana si erge, arroccato con i suoi tre piani l’Hotel Plaza – chiedono da Legambiente – dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via di completamento imponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina, riscaldata con acqua di mare e dotata di idromassaggio e zona relax, sauna, docce emozionali e cabine per i trattamenti con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stess. Chiediamo se è vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche, le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo».
        Non è l’unico punto interrogativo di Legambiente. «Questi movimenti franosi non si erano mai verificati prima dei lavori all’interno del Plaza – si chiede l’associazione – di chi sono le responsabilità di questo danno al territorio ed ai cittadini? Chi si assumerà l’onere finanziario del ripristino del versante della frana e del suo consolidamento?». Legambiente si chiede sei i lavori sono conformi alle concessioni comunali e se tutti gli scavi sono stati autorizzati. «È vero che durante i lavori sono emerse vecchie strutture nel sottosuolo che potrebbero essere ampliate ed utilizzate? – chiede l’associazione – chiediamo inoltre quali autorizzazioni siano state fornite per l’eventuale prelievo di acqua di mare per la piscina e dove è stato autorizzato il posizionamento delle tubazioni e degli impianti, dei quali non sembra ci sia traccia in superficie».