martedì 22 gennaio 2013

Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011. Presidente Rossi, terra "rossa" e frane. Messaggio 50891 del 21.01.2013 ore 19:12 su www.camminando.org, stamattina 22.01.2013 Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco. Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?



Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011.

Presidente Rossi,

faccio seguito al messaggio di ieri sera 21.01.2013 alle 19,12:

movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina 22.01.2013 al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?
Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.639315

www.camminando.org
Presidente Rossi, terra "rossa" e frane.
Messaggio 50891 del 21.01.2013, 19:12
Provenienza: G.Ori
Important!
Gentile Presidente,

La ringrazio molto della gradita risposta e in merito ai camion di terra della sua risposta, le preciso che io mi riferivo a quella terra "rossa", non della zona granitica, che viene penso sicuramente da un altro comune elbano, terra "rossa" visibile dall'alto del sentiero 35 sulla montagna dietro S. Piero, in alto vicino al fosso degli stabbiati-alzi-pozzondoli come da foto del 29.12.2012, si vedevano anche dei ruderi quasi del tutto sommersi da detriti, non si vedeva invece traccia di nessuna attività di cava delimitata e recintata.

Tra l'altro quando ho ricevuto la sua risposta avevo appena finito di visionare le relazioni del genio civile relative alla riduzione del rischio idrogeologico del bacino del fosso alzi, montagna compresa, con relativa relazione geologica-geomorfologica con molte notizie interessanti, come a pag. 8 della relazione del Genio Civile " blocchi di granito provenienti dalle cave, facilmente riconoscibili dalla forma squadrata e dai segni della tipica lavorazione ad opera di scalpelli sono stati trasportati fino a valle del ponte della SP 25", per esempio.

Oppure a pag. 9 della relazione geologica-geomorfologica:
"Dal punto di vista della stabilità, i processi morfogenetici in atto sono legati essenzialmente alle acque incanalate. In corrispondenza delle zone dove l'energia delle acque risulta maggiore si sviluppano fenomeni di erosione laterali che vanno a vulnerare le sponde e ad esercitare un azione di scalzamaneto ai piedi dei versanti tale da innescare talvolta fenomeni gravitativi riconducibili a frane di scivolamento della coltre superficiale ad azione cinematica rapida che spesso evolvono in frane con stile complesso tipo scorrimento-colata. Si vedano ad esempio alcuni dissesti quiescenti in parte riattivatisi che coinvolgono la parte alta del fosso Stabbiati e del fosso Aiali nel tratto montano a Sud-Est del cimitero di San Piero."

Quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?

Francamente, visto quello che è successo recentemente con la frana a Porto Azzurro, sarei stato molto ma molto più tranquillo se fosse stato tutto di competenza della Regione, Presidente Rossi!

Le auguro una buona giornata!

Gimmi Ori


http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.6393153

«L’Hotel Plaza si fa la piscina e intanto il costone viene giù»


«La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro


        «La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro e alle autorità competenti, in seguito allo smottamento di alcuni giorni fa che ha messo ko la strada provinciale. «La frana – spiega Legambiente – all’altezza di punta San Giovanni, sulla curva del Fanaletto, ha nuovamente messo in luce i già conosciuti rischi idrogeologici dell’area per il suolo e la popolazione e, con l’altro episodio della voragine apertasi sulla strada provinciale a Rio Marina, anche l’estrema fragilità della rete viaria dell’intero versante orientale. Quella della punta di San Giovanni è una collina geologicamente fragile, anche se chi amministrava (e amministra) Porto Azzurro sembra da sempre pensarla diversamente».
        L’associazione ipotizza che la pioggia non sia l’unica causa che ha innescato lo smottamento. «A monte della frana si erge, arroccato con i suoi tre piani l’Hotel Plaza – chiedono da Legambiente – dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via di completamento imponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina, riscaldata con acqua di mare e dotata di idromassaggio e zona relax, sauna, docce emozionali e cabine per i trattamenti con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stess. Chiediamo se è vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche, le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo».
        Non è l’unico punto interrogativo di Legambiente. «Questi movimenti franosi non si erano mai verificati prima dei lavori all’interno del Plaza – si chiede l’associazione – di chi sono le responsabilità di questo danno al territorio ed ai cittadini? Chi si assumerà l’onere finanziario del ripristino del versante della frana e del suo consolidamento?». Legambiente si chiede sei i lavori sono conformi alle concessioni comunali e se tutti gli scavi sono stati autorizzati. «È vero che durante i lavori sono emerse vecchie strutture nel sottosuolo che potrebbero essere ampliate ed utilizzate? – chiede l’associazione – chiediamo inoltre quali autorizzazioni siano state fornite per l’eventuale prelievo di acqua di mare per la piscina e dove è stato autorizzato il posizionamento delle tubazioni e degli impianti, dei quali non sembra ci sia traccia in superficie».

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