sabato 12 gennaio 2013

I chiarimenti del caso a almeno preoccupiamoci di Francesco Semeraro, " sbancamenti alla cava di Pozzondoli", Marina di Campo alluvione 04.09.2002, alluvione 07.11.2011






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Gimmi Ori
Messaggio 50568 del 10.01.2013, 15:42
Provenienza: Un amico di Francesco Semeraro


Gentile Sig. Fabrizio Mazzei,

la capisco bene sa, ( "il cavatore" ), anche mio nonno classe 1901 lavorava in miniera a Monte Calamita, e condivido la sua scelta di cavare poco per lavorarla la pietra e non vendere i blocchi, ma non mi pare che sia il caso dei porti, comunque penso che faccia bene a far vedere la vs. cava al mio amico Francesco Semeraro e fornendogli tutti i chiarimenti del caso:
potrà fargli vedere l'area della cava delimitata e recintata che non consente l'accesso ai non addetti ai lavori, potrà fargli vedere la pesa con la quale pesate il blocco e stabilite di quale categoria è, la vendita a peso, potrà fargli vedere il lavoro che dovrete fare, due operai e con quali mezzi, o avrete altri operai e altri mezzi autorizzati a lavorare in cava visto il poco tempo disponibile, e fargli vedere da dove usciranno tutte queste 15.180 tonnellate per ora, come lavorerete con i mezzi e a che distanze, se non ho capito male tra la strada comunale sotto e il vs.piazzale sopra, potrà chiarire la storia, che non abbiamo capito bene, della buca di bacino e per quanto tempo è autorizzato lo stoccaggio, far vedere dove è ubicata la buca di bacino, visto il grosso lavoro da fare avrete sicuramente un distributore di carburante per l'escavatore o gli escavatori e gli altri mezzi, o un deposito a norma di legge ovviamente, per la messa in sicurezza avrete presentato il progetto di messa in sicurezza in comune credo, e poi come scrive "Per il nostro ravaneto ovvero la zona di stoccaggio dei massi da scopertura prevista ad autorizzata nei piani di coltivazione da 50 anni a questa parte" è stata autorizzata dal ministero o dal comune negli ultimi 50 anni e con quali scadenze?
Ma di quale altra cava sta parlando, quella che ha anche il pontone per fare i lavori ai moli?
Dopo la rilettura del regio decreto del 1904 sulla distanza dai corsi d'acqua, cosiccome il regio decreto del 1927 sulle cave, seguito da una miriade di norme nazionali e regionali, cave che, a parte il discorso sulla sicurezza e il rischio idro-geologico, hanno un'autorizzazione che ha una scadenza, non sono eterne, si esauriscono, anche se ciò ovviamente non piace ai proprietari del terreno, ma ribadisco che per due operai qualificati non è certo un problema proseguire l'attività secolare tradizionale di famiglia e paesana, anche con il granito che viene dalla Cina, Sardegna o altrove, presente anche in qualche piazza dell'Elba, anche se ovviamente sarebbe meglio il nostro, ma tutto ha un inizio e una fine, mentre per il lavoro di presidente e vice presidente non bisogna disperare, magari arriveranno delle poltrone anche per il prossimo municipio di S. Piero, con il prossimo imminente COMUNE UNICO DELL'ELBA.
D'altronde la situazione è sempre più drammatica per chi non ha il monopolio dei lavori pubblici o il monopolio dei trasporti marittimi, per chi non ha un monopolio nella sua alta categoria o un'ottima posizione privilegiata sul mare, per chi non ha un monopolio nel suo ramo d'attività o un monopolio degli affitti, il lavoro è diminuito e i prezzi e gli incassi pure, i costi e le tasse sono aumentati e il lavoro gratis è obbligatorio per non demolire l'attività e andarsene a spasso per il mondo, ma non in vacanza.
A parte il discorso sull'orario dei fenomeni nel caso di allerta meteo, che cosa sarebbe successo all'albergo del mio amico Elio Bianchi, ma anche ad altri alberghi e attività di Marina di Campo pure duramente colpiti, se l'alluvione, invece del 07.11.2011, si fosse verificata il 04 settembre come nel 2002 ( alluvione 04.09.2002 ), quando gli alberghi sarebbero stati aperti con numerosi turisti presenti in paese?

Visto che con l'allerta meteo si chiudono le scuole, si chiuderanno anche gli alberghi?

Le auguro una buona giornata!
Gimmi Ori

P.S. l'anonimo uomo della montagna mi ha detto che quando era sul sentiero 35 sopra la vs.cava, ha visto due ciclisti in mountain bike prendere la strada in discesa dal 35 e passare dentro la cava, forse avevate dimenticato i cancelli aperti .........

www.camminando.org
Coop. Corridoni
Messaggio 50558 del 10.01.2013, 10:57
Provenienza: San Piero
Per il Sig. Francesco Semeraro
siamo molto sorpresi nel constatare che anche Lei si sia fatto coinvolgere e strumentalizzare nella "querelle" che in questi giorni, fomentata da qualcuno probabilmente per INTERESSI PERSONALI o motivi di rivalsa nei nostri confronti, impazza sul web.
Teniamo a dirLe che è stato male informato, o meglio, disinformato! Se vuole notizie certe in merito alla questione, ci venga pure a trovare e saremo ben lieti di farLe vedere come stanno realmente le cose.
In merito ad alcune affermazioni, però bisogna fare chiarezza! La più grave è quando dice: "...materiali vari che al primo acquazzone li ritroveremmo ancora una volta nelle case e nei scantinati sottostanti". Ebbene, abbiamo avuto già modo di dire in altri interventi che in occasione dell'alluvione neanche una scaglia proveniente dalla nostra cava o dal ravaneto della stessa è finito a valle, come hanno constatato a suo tempo sul posto tutti gli organi preposti venuti a controllare! Se qualcuno continua ancora oggi ad affermare il contrario è in malafede e ci costringerà a tutelarci per vie legali!
Per quanto riguarda i blocchi precisiamo che nel 2009 fu tolto il lavoro all'impresa appaltante per inadempienze della ditta esecutrice, non per la qualità o dimensione degli stessi! (anche noi rientriamo purtroppo tra gli elbani creditori di questa ditta...)! la fornitura per un molo parla di blocchi di I^ categoria, da Kg.50 a Kg. 1000, e di III^ categoria, da Kg. 3000 a Kg. 7000, ed i nostri blocchi ricalcano esattamente queste caratteristiche (un blocchetto di un metro cubo del nostro granito corrisponde a circa Kg. 2700, un sasso di 30 cm. a 70 Kg.).
Per il nostro ravaneto (che poi non è in vicinanza di nessun fosso), ovvero la zona di stoccaggio dei massi da scopertura prevista ad autorizzata nei piani di coltivazione da 50 anni a questa parte, provvisoriamente dopo l'alluvione siamo intervenuti per la messa in sicurezza della strada bianca sottostante come convenuto con l'ufficio tecnico del nostro comune, in attesa della sistemazione definitiva che potrà essere realizzata proprio con l'asportazione dei blocchi da inviare a Porto Azzurro, in piena sicurezza idrogeologica!
Detto questo, non capiamo come mai la ns/cava, che da sempre e per scelta (avremmo potuto commercializzare blocchi e metterli sul mercato come richiestoci, ma abbiamo optato di cavare solo la pietra che lavoriamo) scava annualmente un volume minimo, dovrebbe creare preoccupazioni mentre altre che operano all'Elba scavando volumi ben maggiori dei nostri non vengono assolutamente considerate...! Ciò non può che portare all'ipotesi iniziale, ovvero che c'è qualcuno che per tornaconto personale sta cercando di creare un caso, qualcuno che ha creato più profili e nikname dove se le canta e se le suona, riconoscibile però dal suo stile sgrammaticato e da un insieme di copia-incolla sconclusionati, qualcuno, mi consenta, da cui farebbe bene a diffidare!
Fabrizio Mazzei

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