venerdì 15 marzo 2013

Il capolavoro machiavel-Titanic di Luca Ceccobao e della Regione Toscana per l'Elba



http://it.wikipedia.org/wiki/File:Titanic_sinking,_painting_by_Willy_St%C3%B6wer.jpg

Il capolavoro Machiavellico-Titanico di Luca Ceccobao e della Regione Toscana per l'Elba.
La prossima estate i normali turisti di normali alberghi e normali strutture ricettive autorizzate ed anche i proprietari delle seconde case pagheranno di più il traghetto, anche il 25% in più, mentre invece i clienti degli associati dell'associazione albergatori avranno una tariffa più che agevolata, quindi si prospetta incerto il futuro della cosiddetta terza compagnia di una nave sola convenzionata sempre con l'associazione albergatori, ma anche la quarta fa già dei prezzi in offerta per quest'anno superiori del 26% rispetto all'anno scorso.
Quindi il piano di smantellamento UNICO dell'Elba prosegue, riduzione del turismo a vantaggio della costa toscana e ovviamente riduzione della popolazione residente che non avrà più lavoro, nella ipotetica ricerca di un turismo ricco di qualità, con la mano libera del Comune Unico per costruire nuovi alberghi a 5 stelle sul mare, in cui lavoreranno i nuovi servitori moderni sottopagati.
Stiano tranquilli i proprietari delle seconde case, non avranno nessuna riduzione sul costo del traghetto, ma aumenteranno ancora le tasse comunali del comune unico, per far fronte alle aumentate competenze, all'aumento dei costi della macchina amministrativa con almeno dieci municipi e con gli stipendi anche dei politici che aumenteranno nel comune di 30.000 abitanti, e ultimo ma non ultimo le minori entrate del comune unico rispetto agli otto attuali e le maggiori uscite passando alcune competenze provinciali e regionali a comunali ( perchè non pubblicate on-line i bilanci degli otto comuni degli ultimi tre anni dal 2010 compreso, grazie ).
Con questa politica della regione toscana per l'elba, aiutata anche dalla grave crisi mondiale in atto, ci sarà una svendita massiccia di case e attività all'elba, della quale chissà chi ci ha messo gli occchi?
Comunque mai fare i conti senza l'oste, le tasse aumenteranno anche per i ricchi che sognano il turismo di qualità per l'elba, e se non arriveranno da Montecarlo, Forte dei Marmi, Costa Smeralda, Capri, i ricchi turisti russi, cinesi, brasiliani, indiani, sudafricani, ( BRICS ), saranno dolori anche per quei pochi ricchi imprenditori e pensionati che rimarrano all'elba, qualcuno le tasse le deve pur pagare ....
Au revoir
Gimmi Ori

giovedì 21 febbraio 2013

Presidente Rossi, ma se la cava non ci fosse nel Paerp provinciale? Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? Siamo in attesa del piano cave provinciale di Livorno per l'attivazione di nuove aree: "in attesa di sapere se la provincia approverà il piano cave, indispensabile per l'attivazione dell'area del Gozzone" http://www.provincia.livorno.it/rassegna/bancadati/20130107/SIH1078.PDF . Dopo aver letto l'atto conclusivo sul sito del comune di Gavorrano sulla cava della vallina paerp 11C, sono curioso di leggere anche quello della cava corridoni-pozzondoli paerp sconosciuto sul sito del Comune di Campo nell'Elba con magari anche i pareri in merito dell': - Amministrazione Provinciale di Livorno - Arpat dipartimento provinciale di Livorno - Bacino regionale Toscana Costa - Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana - Ausl n.6-Servizio Pisl - Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici - Direzione generale dei beni culturali e paesaggistici - Parco nazionale dell'arcipelago toscano http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/CAVA/atto%20conclusivo%20non%20assoggettabilit%20VIA%20cava%20vallina.pdf Anche il progetto preliminare è on-line sul sito del comune di Gavorrano: Progetto preliminare di coltivazione e recupero ambientale della cava “Vallina” Codice P.A.E.R.P. 11 C Il Proponente: Edilcave s.r.l. Sede Legale: Via Monteserra, 4 – 58022 Follonica (GR) Sede Amministrativa: Loc. Cannavota – 58022 Follonica (GR) RELAZIONE TECNICA http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/Procedura%20VIA%20%20Vallina%20pdf/Relazione%20progetto%20preliminare.pdf






















Gentile Presidente Enrico Rossi, 

Dopo aver letto l'atto conclusivo sul sito del comune di Gavorrano sulla cava della vallina paerp 11C, sono curioso di leggere anche quello della cava corridoni-pozzondoli paerp sconosciuto sul sito del Comune di Campo nell'Elba con magari anche i pareri in merito dell': 
- Amministrazione Provinciale di Livorno 
- Arpat dipartimento provinciale di Livorno 
- Bacino regionale Toscana Costa 
- Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana 
- Ausl n.6-Servizio Pisl
- Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici
- Direzione generale dei beni culturali e paesaggistici
- Parco nazionale dell'arcipelago toscano
http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/CAVA/atto%20conclusivo%20non%20assoggettabilit%20VIA%20cava%20vallina.pdf 

Anche il progetto preliminare è on-line sul sito del comune di Gavorrano: Progetto preliminare di coltivazione e recupero 
ambientale della cava “Vallina” 
Codice P.A.E.R.P. 11 C 
Il Proponente: Edilcave s.r.l. 
Sede Legale: Via Monteserra, 4 – 58
022 Follonica (GR) 
Sede Amministrativa: Loc. Cannavota – 58022 Follonica (GR)
RELAZIONE TECNICA 
http://www.comune.gavorrano.gr.it/Allegati/File/Procedura%20VIA%20%20Vallina%20pdf/Relazione%20progetto%20preliminare.pdf

Gentile Presidente Enrico Rossi,
 
Le scrivo sempre in merito alle 35.180 tonnellate di massi per i porti di Porto Azzurro a Marciana Marina, che come ho letto
 
 
 
provenienti dalla cava Corridoni di Pozzondoli S. Piero di Campo nell'Elba andranno ai due porti citati, oltre a non aver
 
trovato nessun deposito di massi sulla montagna ho letto che
 
nel piano della Provincia
 
di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: 

a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? 

 
e così anche nello schedario cave attive 2000-2010, sempre del P.A.E.R.P. Provincia di Livorno
http://www.provincia.livorno.it/new/spawdocs/difesa_suolo/B1%20-%20Schedario%20delle%20cave%20attive.pdf 
 
Dall'albo pretorio del comune di Campo nell'Elba:

PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RISISTEMAZIONE CAVA POZZONDOLI-CORRIDONI (loc. S. Piero)

Scritto da Comune di Campo nell'Elba Mercoledì 07 Novembre 2012

leggi l'avviso

osservazione_n.1.pdf 

verbale_sopralluogo_pozzondoli.pdf 

Ultimo aggiornamento ( Martedì 12 Febbraio 2013 12:25 ) 
 
Gimmi Ori
 

mercoledì 20 febbraio 2013

Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba: a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli?

Nel Paerp della Provincia di Livorno esistono solo due cave attive all'Elba:  a Colle Reciso e Beneforti a Campo nell'Elba, si sono dimenticati la cava della Corridoni di Pozzondoli? 




P.A.E.R.P. (Piano delle Attività Estrattive, di Recupero delle aree scavate e Riutilizzo dei Residui Recuperabili)
Cos'è il P.A.E.R.P. 
La Regione Toscana ha approvato il P.R.A.E.R. con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 27 del 27 febbraio 2007 e demandato alla Province la predisposizione dei P.A.E.R.P. da redigersi ai sensi delle leggi vigenti in materia nonché del regolamento regionale n.10/R del 23 febbraio 2007.
Il P.A.E.R.P., come definito dall’art 7 della LR 78/98, “è l’atto della pianificazione settoriale attraverso il quale la Provincia attua gli indirizzi e le prescrizioni dei due settori del P.R.A.E.R.” (Piano regionale delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e di riutilizzo dei residui recuperabili). Settori concernenti rispettivamente i materiali per usi industriali, per costruzioni e opere civili (Settore I) ed i materiali ornamentali (Settore II).
Il P.A.E.R.P. inoltre, è elemento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, di cui art. 9 - L.R. 78/98 e ad esso si applicano le procedure di formazione, approvazione e relative varianti di cui alla LR n.1 del 3.01.2005 ’Norme per il governo del territorio”.
Ai sensi dell’art. 10 comma 2 lett. a) della” e s.m.i., della stessa legge regionale, infatti, il P.A.E.R.P. è un atto di governo del territorio e come tale è sottoposto, ai fini della sua approvazione, alle procedure previste all’art. 18 e quindi alle disposizioni di cui agli articoli 15, 16 e 17, nonché alla Valutazione Integrata disciplinata dall’art. 11 della medesima legge e dal Regolamento regionale 4/R del 9.02.2007.

A seguito dell’approvazione del P.R.A.E.R., la Provincia di Livorno si è organizzata per ricomporre un quadro conoscitivo di riferimento, esauriente e soprattutto aderente alla realtà provinciale, sia in termini di localizzazioni territoriali che di dimensionamenti relativamente ai quantitativi di materiali estratti, ai materiali recuperabili e potenzialmente estraibili nell’arco dei prossimi anni.

Con delibera di Giunta provinciale n. 160 del 17.11.2011 è stato approvato il documento preliminare all'avvio del procedimento di approvazione del PAERP.
DGP 160-17.11.2011             Documento preliminare all'avvio del procedimento di approvazione del PAERP



ITER PROCEDURALE   



Con Delibera n. 54 del 17/04/2012 la Giunta Provinciale ha dato avvio al procedimento per la reazione del PAERP e a ha dato avvio inoltre alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.).
Di seguito vengono riportati gli allegati alla DGP.



http://www.provincia.livorno.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=678

martedì 22 gennaio 2013

Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011. Presidente Rossi, terra "rossa" e frane. Messaggio 50891 del 21.01.2013 ore 19:12 su www.camminando.org, stamattina 22.01.2013 Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco. Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?



Non penso che il comune abbia autorizzato un deposito di terra, che sembra una discarica, nella parte alta della montagna vicino al fosso, oggetto dell'ultima devastante alluvione del 07.11.2011.

Presidente Rossi,

faccio seguito al messaggio di ieri sera 21.01.2013 alle 19,12:

movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina 22.01.2013 al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
Presidente Rossi, quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?
Movimento nella montagna sopra San Piero, stamattina al buio alle 06,45 c'era già un mezzo operatore con il lampeggiante arancione al lavoro in compagnia dei fari di un camion, invece alle 07,45 un camion bianco
http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.639315

www.camminando.org
Presidente Rossi, terra "rossa" e frane.
Messaggio 50891 del 21.01.2013, 19:12
Provenienza: G.Ori
Important!
Gentile Presidente,

La ringrazio molto della gradita risposta e in merito ai camion di terra della sua risposta, le preciso che io mi riferivo a quella terra "rossa", non della zona granitica, che viene penso sicuramente da un altro comune elbano, terra "rossa" visibile dall'alto del sentiero 35 sulla montagna dietro S. Piero, in alto vicino al fosso degli stabbiati-alzi-pozzondoli come da foto del 29.12.2012, si vedevano anche dei ruderi quasi del tutto sommersi da detriti, non si vedeva invece traccia di nessuna attività di cava delimitata e recintata.

Tra l'altro quando ho ricevuto la sua risposta avevo appena finito di visionare le relazioni del genio civile relative alla riduzione del rischio idrogeologico del bacino del fosso alzi, montagna compresa, con relativa relazione geologica-geomorfologica con molte notizie interessanti, come a pag. 8 della relazione del Genio Civile " blocchi di granito provenienti dalle cave, facilmente riconoscibili dalla forma squadrata e dai segni della tipica lavorazione ad opera di scalpelli sono stati trasportati fino a valle del ponte della SP 25", per esempio.

Oppure a pag. 9 della relazione geologica-geomorfologica:
"Dal punto di vista della stabilità, i processi morfogenetici in atto sono legati essenzialmente alle acque incanalate. In corrispondenza delle zone dove l'energia delle acque risulta maggiore si sviluppano fenomeni di erosione laterali che vanno a vulnerare le sponde e ad esercitare un azione di scalzamaneto ai piedi dei versanti tale da innescare talvolta fenomeni gravitativi riconducibili a frane di scivolamento della coltre superficiale ad azione cinematica rapida che spesso evolvono in frane con stile complesso tipo scorrimento-colata. Si vedano ad esempio alcuni dissesti quiescenti in parte riattivatisi che coinvolgono la parte alta del fosso Stabbiati e del fosso Aiali nel tratto montano a Sud-Est del cimitero di San Piero."

Quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?

Francamente, visto quello che è successo recentemente con la frana a Porto Azzurro, sarei stato molto ma molto più tranquillo se fosse stato tutto di competenza della Regione, Presidente Rossi!

Le auguro una buona giornata!

Gimmi Ori


http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/01/21/news/l-hotel-plaza-si-fa-la-piscina-e-intanto-il-costone-viene-giu-1.6393153

«L’Hotel Plaza si fa la piscina e intanto il costone viene giù»


«La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro


        «La frana del Fanaletto è collegata ai lavori per la piscina dell’hotel Plaza, che sovrasta proprio la zona interessata?». È una delle domande che Legambiente rivolge all’amministrazione comunale di Porto Azzurro e alle autorità competenti, in seguito allo smottamento di alcuni giorni fa che ha messo ko la strada provinciale. «La frana – spiega Legambiente – all’altezza di punta San Giovanni, sulla curva del Fanaletto, ha nuovamente messo in luce i già conosciuti rischi idrogeologici dell’area per il suolo e la popolazione e, con l’altro episodio della voragine apertasi sulla strada provinciale a Rio Marina, anche l’estrema fragilità della rete viaria dell’intero versante orientale. Quella della punta di San Giovanni è una collina geologicamente fragile, anche se chi amministrava (e amministra) Porto Azzurro sembra da sempre pensarla diversamente».
        L’associazione ipotizza che la pioggia non sia l’unica causa che ha innescato lo smottamento. «A monte della frana si erge, arroccato con i suoi tre piani l’Hotel Plaza – chiedono da Legambiente – dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via di completamento imponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina, riscaldata con acqua di mare e dotata di idromassaggio e zona relax, sauna, docce emozionali e cabine per i trattamenti con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stess. Chiediamo se è vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche, le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo».
        Non è l’unico punto interrogativo di Legambiente. «Questi movimenti franosi non si erano mai verificati prima dei lavori all’interno del Plaza – si chiede l’associazione – di chi sono le responsabilità di questo danno al territorio ed ai cittadini? Chi si assumerà l’onere finanziario del ripristino del versante della frana e del suo consolidamento?». Legambiente si chiede sei i lavori sono conformi alle concessioni comunali e se tutti gli scavi sono stati autorizzati. «È vero che durante i lavori sono emerse vecchie strutture nel sottosuolo che potrebbero essere ampliate ed utilizzate? – chiede l’associazione – chiediamo inoltre quali autorizzazioni siano state fornite per l’eventuale prelievo di acqua di mare per la piscina e dove è stato autorizzato il posizionamento delle tubazioni e degli impianti, dei quali non sembra ci sia traccia in superficie».

        Presidente Rossi, Elba, terra "rossa" e frane. Quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione? In merito ai camion di terra della sua risposta, le preciso che io mi riferivo a quella terra "rossa", non della zona granitica, che viene penso sicuramente da un altro comune elbano, terra "rossa" visibile dall'alto del sentiero 35 sulla montagna dietro S. Piero, in alto vicino al fosso degli stabbiati-alzi-pozzondoli come da foto del 29.12.2012, si vedevano anche dei ruderi quasi del tutto sommersi da detriti, non si vedeva invece traccia di nessuna attività di cava delimitata e recintata. Francamente, visto quello che è successo recentemente con la frana a Porto Azzurro, sarei stato molto ma molto più tranquillo se fosse stato tutto di competenza della Regione, Presidente Rossi!

        Gentile Presidente,
        La ringrazio molto della gradita risposta e in merito ai camion di terra della sua risposta, le preciso che io mi riferivo a quella terra "rossa", non della zona granitica, che viene penso sicuramente da un altro comune elbano, terra "rossa" visibile dall'alto del sentiero 35 sulla montagna dietro S. Piero, in alto vicino al fosso degli stabbiati-alzi-pozzondoli come da foto del 29.12.2012, si vedevano anche dei ruderi quasi del tutto sommersi da detriti, non si vedeva invece traccia di nessuna attività di cava delimitata e recintata.
        Tra l'altro quando ho ricevuto la sua risposta avevo appena finito di visionare le relazioni del genio civile relative alla riduzione del rischio idrogeologico del bacino del fosso alzi, montagna compresa, con relativa relazione geologica-geomorfologica con molte notizie interessanti, come a pag. 8 della relazione del Genio Civile " blocchi di granito provenienti dalle cave, facilmente riconoscibili dalla forma squadrata e dai segni della tipica lavorazione ad opera di scalpelli sono stati trasportati fino a valle del ponte della SP 25", per esempio.

        Oppure a pag. 9 della relazione geologica-geomorfologica:
        "Dal punto di vista della stabilità, i processi morfogenetici in atto sono legati essenzialmente alle acque incanalate. In corrispondenza delle zone dove l'energia delle acque risulta maggiore si sviluppano fenomeni di erosione laterali che vanno a vulnerare le sponde e ad esercitare un azione di scalzamaneto ai piedi dei versanti tale da innescare talvolta fenomeni gravitativi riconducibili a frane di scivolamento della coltre superficiale ad azione cinematica rapida che spesso evolvono in frane con stile complesso tipo scorrimento-colata. Si vedano ad esempio alcuni dissesti quiescenti in parte riattivatisi che coinvolgono la parte alta del fosso Stabbiati e del fosso Aiali nel tratto montano a Sud-Est del cimitero di San Piero."
        Quindi, se ci sarà un'estrazione di 15.180 tonnellate di massi per il porto di Porto Azzurro e poi se ci sarà un'altra estrazione di 20.00 tonnellate di massi per il porto di Marciana Marina, saranno autorizzate dal Comune di Campo nell'Elba e sarà anche il Comune responsabile per l'eventuale successiva messa in sicurezza all'escavazione?
        Francamente, visto quello che è successo recentemente con la frana a Porto Azzurro, sarei stato molto ma molto più tranquillo se fosse stato tutto di competenza della Regione, Presidente Rossi!
        Le auguro una buona giornata!

        Gimmi Ori

        ----- Original Message -----
        From: "Regione Toscana - Segreteria del Presidente" <enrico.rossi@regione.toscana.it>
        Sent: Monday, January 21, 2013 2:58 PM
        Subject: Risposta dal presidente della Regione Toscana

        > in merito ai camion di terra, probabilmente si riferisce all'accumulo di terra in vicinanza del Fosso Galea  -zona a monte dell'aerostazione-, La informo che la tematica è di competenza e presidiata dal Comune. Ad oggi è in corso anche l'attività di ARPAT per la caratterizzazione delle terre.
        > Per quanto riguarda il secondo punto bisogna distinguere fra l'attività di cava e l'attività di presidio idrogeologico. In merito al primo aspetto è il comune titolare delle procedure e, la zona segnalata è oggetto di ordinanza di messa in ripristino e anche di un piano di riutilizzo dei materiali.
        > Per quanto riguarda invece il progetto idrogeologico a seguito dell'alluvione del 7 novembre 2011 il Commissario ha incaricato l'Ufficio del Genio Civile e la Provincia di Livorno per la realizzazione della sistemazione complessiva del Bacino del Fosso degli Alzi comprensivo anche di intervento idraulico forestale da eseguirsi nella parte alta del Bacino.
        > Tale intervento prevede anche la gestione della dinamica dei sedimenti nel rispetto dell'equilibrio idraulico del corso d'acqua.
        >
        >
        > Con i miei più cordiali saluti,
        > Enrico Rossi
        >
        >
        http://www.facebook.com/notes/legambiente-arcipelago-toscano/la-frana-dellhotel-plaza-a-porto-azzurro-le-8-domande-di-legambiente-lavori-e-sc/10151191833842142

        LEGAMBIENTE
        Arcipelago Toscano
        0565904342

        Comunicato stampa 20 gennaio 2013
        FOTO ALLEGATA

        La frana dell’Hotel Plaza a Porto Azzurro: le 8 domande di Legambiente
        Lavori e scavi in un’area a forte rischio idrogeologico
        La frana che sta interessando la strada provinciale per Porto Azzurro, all’altezza di punta San Giovanni, sulla curva del Fanaletto, ha nuovamente messo in luce i già conosciuti rischi idrogeologici dell’area per  il suolo e la popolazione e, con l’altro episodio della voragine apertasi sulla strada provinciale a Rio Marina, anche l’estrema fragilità della rete viaria dell’intero versante orientale.  In concomitanza con i lavori si era già verificata una frana a pochi metri di distanza, il 2 settembre 2012,  primo giorno di pioggia dopo mesi di siccità. Allora a patirne le conseguenze fu un’auto all’interno del parcheggio di un Hotel vicino, ma i lavori di ripristino e messa in sicurezza, con conseguente viabilità a senso unico gestita da un semaforo, non risultano ancora completati ed appaiono interrotti.
        Anche se pare cominciata un’opera di minimizzazione, le notizie che rimbalzano sui media elbani parlano di nuovi lavori di somma urgenza messa in sicurezza dell’area, interventi su viabilità secondaria, costruzione di un muro di contenimento del costone franato sulla strada. Interventi lunghi, con grande disagio dei cittadini ed estremamente costosi, che l’Amministrazione comunale e quindi i cittadini di Porto Azzurro dovranno pagare di tasca loro. 
        Quella della punta di San Giovanni è una collina geologicamente fragile, anche se chi amministrava (e amministra) Porto azzurro sembra da sempre pensarla diversamente. La prima versione del Piano Strutturale di Porto Azzurro  prevedeva  di scavare un tunnel proprio sotto la collina, per bypassare la curva del Fanaletto, un’idea che, alla luce di quanto sta accadendo, oggi appare anche più sconsiderata e che fu respinta grazie alle osservazioni di Legambiente e di alcuni cittadini e proprietari di abitazioni della collina.
        La nuova frana, secondo le segnalazioni giunteci da Porto Azzurro, la nostra conoscenza dell’area e le ipotesi che si fanno sui blog e le pagine Facebook frequentate dai longonesi potrebbe  però avere concause più pesanti della pioggia. Per questo rivolgiamo alcune domande Comune di Porto Azzurro ed alle autorità competenti.
        1)            A monte della frana si erge, arroccato con i suoi 3 piani l’Hotel Plaza, dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via di completamento  imponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina , fiore all’occhiello della novità “ centro benessere” dell’albergo, ”piscina  riscaldata con acqua di mare dotata di idromassaggio e zona relax,  sauna,  docce emozionali e  cabine per i trattamenti” con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stessa http://www.hotelplazaelba.com/centro-benessere-isola-elba.asp. E’ vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori  e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche,  le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo?.
        2)            In considerazione del fatto che questi movimenti franosi non si erano  mai verificati prima dei lavori all’interno del Plaza, di chi sono le responsabilità di questo grave danno al territorio ed ai cittadini? Chi si assumerà l’onere finanziario del ripristino del versante della frana e del suo consolidamento, gli Enti Pubblici o chi ha eventualmente causato/concausato la frana?
        3)            I lavori eseguite ed incorso di esecuzione all’Hotel Plaza sono conformi alle concessioni comunali ed in quest’ultime, se sono stati autorizzati tutti gli scavi eseguiti, si è tenuto conto della fragilità idrogeologica dell’intera area “appesantita”, dalla presenza dell’hotel, delle sue infrastrutture e del nuovo calcestruzzo che è stato gettato?
        4)            Risponde al vero, come si dice insistentemente a Porto Azzurro, che durante i lavori siano emerse vecchie strutture nel sottosuolo che potrebbero essere ampliate ed utilizzate?
        5)            Quali autorizzazioni siano state fornite per l’eventuale prelievo di acqua di mare per la piscina e dove è stato autorizzato il posizionamento delle tubazioni e degli impianti, dei quali non sembra ci sia  traccia in superficie, considerati il dislivello  e la distanza  tra la struttura ed il mare e considerato l’attraversamento obbligato della strada provinciale?
        6)            Tenuto conto dell’aspetto paesaggistico e della posizione peculiare della punta di San Giovanni – una vera “ porta d’ingresso” sulla baia e sul  Paese – con quali accorgimenti e mitigazione  ambientale si intende realizzare a della struttura muraria di contenimento, in modo da non snaturare il panorama da cartolina del Fanaletto, principale accesso a Porto Azzurro?
        7)            A che punto son i lavori di messa in sicurezza della frana del 2 settembre 2012 e quali ulteriori interventi sono previsti per consolidare e mettere in sicurezza un’area in evidente dissesto proprio sopra una costa di grande pregio ambientale lungo la quale il Comune di Porto Azzurro vorrebbe costruire un nuovo percorso sugli scogli?
        8)            Vista l’interruzione della viabilità per i mezzi pesanti e per i futuri lavori di messa in sicurezza, si intende interrompere  il passaggio dei camion e lo stoccaggio sulla spiaggia La Rossa (subito a valle della frana) dei massi per i lavori per la difesa del molo, evitando il trasporto dei massi per il consolidamento del molo di sopraflutto del porto di Porto Azzurro? Ed ora da dove e come si intende portarli nell’area portuale?

        AutoreMessaggio
        Che brutto sogno che ho fatto stanotte
        Messaggio 1 del 13.01.2013, 13:16
        Provenienza: Il mondo dei sogni
        Che brutto sogno che ho fatto stanotte:
        stanotte ho sognato che sbancavano delle montagne nella parte nord dell'isola per fare dei servizi a dei grandi alberghi, ho sognato terra rossa e sassi rossi, ho sognato che cavavano i sassi dalla montagna per portarla ai porti turistici per i ricchi, ho sognato che con la terra si tappavano i buchi nella montagna, ho sognato che la gente non aveva più lavoro ed era costretta a emigrare, ho sognato che facevano un comune unico e chiudevano tutti gli uffici distaccati, le poste e le scuole, c'erano solo dei grandi alberghi per ricchi con i servitori lavoranti sottopagati che venivano da tutto il mondo, aperti da giugno a settembre, con sanità privata e pronto elisoccorso d'emergenza, poi ha cominciato a piovere forte, pensavo che era la perturbazione Maya, ma poi mi sono svegliato era tutto un brutto sogno, non mi sono svegliato nel fiume con l'acqua alta e con la corrente così forte da far fatica a stare in piedi.
        Per l'Elba il progetto Capri:
        Superficie 10.4 km²
        Comuni Capri e Anacapri
        Abitanti 14117 (2011)

        domenica 20 gennaio 2013

        Ischia, il comune vince ricorso al TAR contro la regione per gli aumenti ingiustificati dei traghetti, si preoccupano del caro-traghetti con, solo da booking.com, otto alberghi a cinque stelle e cinquantasette alberghi a quattro stelle, invece all'Elba con due alberghi a cinque stelle e diciotto a quattro stelle, avendo solo le terme di S.Giovanni e la scoperta dell'acqua termale a Cavo, è ovvio che non possiamo competere con un turismo per tutto l'anno e allora si aumentano i prezzi in alta stagione? Ma stiamo sempre più franando al'Elba s'imbarca acqua da tutte le parti!

        La foto: Giotto, Cappella degli Scrovegni, Giuda riceve il pagamento per il suo tradimento; alla sinistra di Giuda è Satana, che si è impossessato di lui, secondo la versione del Vangelo secondo Luca.
        Ischia, il comune vince ricorso al TAR contro la regione per gli aumenti ingiustificati dei traghetti, si preoccupano del caro-traghetti con, solo da booking.com, otto alberghi a cinque stelle e cinquantasette alberghi a quattro stelle, invece all'Elba con due alberghi a cinque stelle e diciotto a quattro stelle, avendo solo le terme di S.Giovanni e la scoperta dell'acqua termale a Cavo, è ovvio che non possiamo competere con un turismo per tutto l'anno e allora si aumentano i prezzi in alta stagione? Ma stiamo sempre più franando al'Elba, s'imbarca acqua da tutte le parti!
        Se a Ischia si preoccupano del caro-traghetti, avendo vinto il comune il ricorso contro la regione, con, solo su booking.com, a Ischia otto alberghi a cinque stelle e cinquantasette alberghi a quattro stelle, ( all'elba due a cinque stelle e diciotto a quattro stelle ), a Capri dodici cinque stelle e cinque stelle lusso e diciassette a quattro stelle,  all'Elba è ovvio che non si puo' competere con Ischia, noi abbiamo solo le terme di S.Giovanni e la scoperta del'acqua termale a Cavo:

        prima domanda di otto di legambiente da
        1) A monte della frana si erge, arroccato con i suoi 3 piani l’Hotel Plaza, dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via di completamento imponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina , fiore all’occhiello della novità “ centro benessere” dell’albergo, ”piscina riscaldata con acqua di mare dotata di idromassaggio e zona relax, sauna, docce emozionali e cabine per i trattamenti” con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stessa http://www.hotelplazaelba.com/centro-benessere-isola-elba.asp. E’ vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche, le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo?.
         
         
        Una cosa, a mio giudizio molto grave, è che solo elbareport ha dato la notizia che al Giglio l'EX-Sindaco ha proposto al Sindaco ricorso al tar contro gli aumenti toremar, dopo che il comune di ischia ha vinto ricorso al tar contro la regione,
        tutto tace, sembra che si viva su un altro pianeta.
         
        All'Elba che turismo vogliono fare, un turismo per pochi vecchi pensionati per vedere la natura selvaggia e i cinghiali, dove sono all'Elba le strutture di lusso per i ricchi, strutture che ci sono a Ischia, cosa offre l'Elba, solo due mesi di mare, comunque andando avanti così di questo passo è inevitabile che rimarrano solo i ricchi e tanta gente deve chiudere e andare a cercare lavoro altrove, rimarranno all'elba solo diecimila residenti ricchi che non hannno bisogno dell'ospedale, c'e' l'elicottero, sai per farsi le analisi vanno in porsche a pisa, comunque anche se sono ricchi e saranno sempre più ricchi alla fine gli tocca sempre la stessa fine, un metro di terra.
         
        Se è così a Ischia figuriamoci all'Elba Professore :
        docente di Economia
        e Politica del turismo
        Università Parthenope
        Le conseguenze sul piano occupazionale sono gravi. Sono ormai tanti i lavoratori del settore che non riescono a superare la soglia temporale necessaria al sussidio di disoccupazione. Il fenomeno crea sofferenza anche nell’indotto perché la nuova domanda non è in grado di garantire reddito sufficiente per l’intero comparto.Triste testimonianza sono i negozi che chiudono, le attività produttive in vendita o in affitto o che dismettono la loro attività.
        Tutto questo quando il numero di presenze ad Ischia rimane sostanzialmente invariato anzi cresce rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

        A CHI L'HA VISTO SEMBRA STIANO CERCANDO DELLE PERSONE SCOMPARSE, FORSE ERANO ALLA GUIDA DELL'ELBA ? " COMANDANTE RITORNI A BORDO, C@ZZO ! "




        Foto Giorgio Fanciulli da Tenews
        Turismo in crisi: Ischia esempio per tutti e inaugurato nuovo ospedale Ischia.
        Vedremo meglio a consuntivo della stagione turistica ma essere riusciti a mantenere i numeri nei primi dieci mesi del 2012, con i tempi che corrono, è un risultato importante.
        (abusivismo edilizio, demolizioni, frane, scarichi inquinanti in mare)http://denaro.it/blog/2012/11/16/turismo-in-crisi-ischia-esempio-per-tutti/
        Le presenze turistiche superano dal 1989 le 4 milioni di unità, di cui oltre il 60% straniere. Il fatturato diretto ed indotto supera i 250 milioni di euro annui, gli addetti al settore turistico si aggirano sulle 6.000 unità. Attualmente più del 70% dei 289 alberghi ha annesso lo stabilimento termale e ben 122 sono gli stabilimenti convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
        http:...//www.ischianelweb.net/page.phtml?id=87
        E' STATO INAUGURATO OGGI L'OSPEDALE RIZZOLI DI LACCO AMENO
        venerdì 30 luglio 2004
        Tre anni di lavoro in condizioni difficilissime poiche' non e' stato possibile chiudere la struttura, un impegno di spesa di circa 4 milioni e 700 mila euro, 12 reparti completamente rinnovati con attrezzature d' avanguardia, e anche un servizio di accoglienza curato dalle associazioni degli imprenditori turistici dell' isola d' Ischia con tre 3 hostess ed interpreti in modo da presentare un ''ospedale-albergo'' soprattutto per i turisti. Questi i dati piu' significativi del ristrutturato ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno, inaugurato stamane sull'isola dopo i lavori. La struttura dispone di una capacita' ricettiva portata a 62 posti letto con un organico complessivo di 280 dipendenti tra personale sanitario e para-sanitario. La cerimonia si e' svolta questa mattina alla presenza del presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, dell' assessore regionale alla sanita', Rosalba Tufano, del vescovo d' Ischia, mons. Filippo Strofaldi, dei sindaci dei sei comumi dell' isola e del direttore generale dell' ASL Napoli 2, Pierluigi Cerato nonche' dei rappresentanti degli imprenditori turistici e delle associazioni del volontariato ospedaliero. E' stata sottolineata la grande difficolta' incontrata per i lavori di ristrutturazione che sono stati eseguiti senza poter chiudere l' ospedale che serve una popolazione stabile di 60 mila abitanti che per effetto del movimento turistico diventano 400 mila durante l' alta stagione turistica. In modo particolare e' stata presentato il nuovo servizio di Pronto Soccorso che effettua 20mila interventi nei due mesi di alta stagione turistica di luglio ed agosto e che e' dotato di moderne attrezzature e di un organico sanitario completo per interventi di pronta urgenza. Previsto comunque l' ampliamento del Rizzoli entro il 2005 con la costruzione di una nuova ala per altri 40 posti letto. L' impegno di spesa prevista e' di 3 milioni di euro
        http://www.teleischia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4932&Itemid=1
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